Il derby romano è partita da tripla per eccellenza. Si parte dalla finale di Coppa Italia di mercoledì, arrivata ai supplementari. Una Lazio valida sotto ogni profilo ha pagato pesantemente il prezzo di alcuni errori sotto porta, un paio dei quali clamorosi. Implacabile è scattata la regola del calcio, quella che dice che se non capitalizzi le occasioni da rete migliori, allora perderai. I numeri li conosciamo tutti, Roma e Lazio si contendono la seconda piazza e la supremazia cittadina separati da un punto di distanza a favore dei giallorossi. Ma mentre l’ambiente laziale è galvanizzato dall’ipotesi di poter scavalcare la Roma, l’ambiente romanista è deluso, le aspettative di inizio stagione erano diverse e la lotta per lo scudetto non è durata più di 3 mesi, dopo i quali la Juve ha preso il volo lasciando agli altri solo le piazze d’onore. Il momento di forma è decisamente in favore della Lazio, nel girone di ritorno ha recuperato quasi 10 punti alla Roma mostrando una qualità del gioco ineccepibile e la vena di alcuni talenti che saranno al centro delle prossime attenzioni di mercato. La Lazio ha anche un attacco migliore, mentre la Roma sembra più organizzata in difesa ma questi son dettagli inutili in un derby come questo dall’alto tasso di irrazionalità. Importante invece è capire se ci sarà Biglia, il miglior regista del campionato italiano. Il giocatore è fondamentale, durante la sua assenza, nelle ultime 5 partite, la Lazio ha raccolto due pareggi contro Chievo ed Atalanta ed una sconfitta interna contro l’Inter (qui è entrato in campo solo negli ultimi 20 minuti) permettendo alla Roma di riscavalcare i biancocelesti. La Roma, visto il risultato del Napoli, è già in Champions League, ma non crediamo che la cosa possa demotivare i giallorossi, non è l’essere in Champions l’oggetto del contendere, ma il derby in quanto derby.
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