Suggestivo match a chiusura delle gare del sabato di Premier League: “Citizens” in casa dei “Blues”.
Guardando il calendario ad Agosto prima d’iniziare la stagione tutti noi immaginavamo Chelsea-Manchester City a sei gare dal termine come una finale scudetto. Ma da Agosto di acqua sotto i ponti ne è passata veramente tanta e per le due squadre è stata raramente cristallina. Completamente fallimentare la stagione del Chelsea. Campione in carica, la banda Mourinho era partita con velleità neanche troppo nascoste di grande slam. Invece, lungo il percorso i “Blues” hanno perso sia Mourinho (sostituito da Hiiddink) che tutti gli obiettivi, sia interni che europei, tanto da toccare, in alcuni punti della stagione, posizioni di classifica imbarazzanti. Poi una lenta, anzi lentissima risalita che ha portato all’eliminazione dalla Champions League ed al nulla assoluto in campionato. I padroni di casa non vedono l’ora di lasciarsi alle spalle quest’annata da incubo. Ambivalente il giudizio sulla stagione dei “Citizens”, invece. Simile a quello degli odierni rivali, anche se certamente meno terrificante, l’andamento interno: partiti chiare con ambizioni di scudetto, gli uomini dello sceicco Mansur sono ormai lontani dalla vetta e si trovano ad inseguire un piazzamento per i preliminari di Champions League. Di contro, tuttavia, la Champions League fa finalmente sognare: per la prima volta il City ha superato gli ottavi ed ora è, con il Bayern Monaco e le due squadre di Madrid, finalmente fra i grandi d’Europa. Questa è la vera differenza fra le due rivali: il giudizio sul Chelsea è definitivo, quello sul City dovrà ancora aspettare.
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